Le ripercussioni emozionali e psicologiche sugli operatori di polizia e dell’emergenza scatenate durante l’attività di rilevamento di sinistri stradali con feriti gravi o con decessi.

Se n’è parlato il 26 ottobre 2017 al convegno su stress lavoro-correlato e infortunistica stradale organizzato dal Comune di Collegno (TO) in collaborazione con Cerchio Blu e Ipa International Police Association.

Infortunistica stradale e comunicazione del decesso
Il Ruolo delle forze di polizia: le ricadute
psicologiche ed emozionali sugli operatori

Si tratta di un tema molto sentito dagli uomini in divisa e l’occasione sarà utile anche per avviare un confronto sulle tecniche più efficaci per comunicare il decesso traumatico ai familiari della vittima e fornire loro tutta l’assistenza necessaria.

Gianluca Treccarichi e Roberto Dosio

L’evento è stato aperto da un eccellente moderatore, Gianluca Treccarichi, consigliere comunale ed operatore di Polizia Locale, che ha introdotto i lavori e dato la parola al Sindaco di Collegno Francesco Casciano, che ha sottolineato l’importanza della formazione per adeguare la capacità di risposta della PA verso i cittadini, anche sotto il profilo qualitativo.

Da questo punto di vista il sindaco ha enfatizzato l’esigenza che i comuni possano impiegare le risorse disponibili in autonomia e secondo la loro capacità di spesa, in particolare in casi come Collegno che, attigua al territorio metropolitano torinese, non riesce ad adeguare il servizio reso a cittadini che condividono il medesimo territorio.

Roberto Dosio, delegato Cerchio Blu, ha portato un saluto in qualità rappresentante Ipa provinciale, sottolineando quanto sia importante che durante le attività di servizio ciascun operatore sappia gestire le proprie emozioni e quelle degli utenti, in particolare quando è chiamato a portare la notizia del decesso ai familiari della vittima.

Grazia Perre

Grazia Perre ha poi tratteggiato i confini del fenomeno dello stress, declinato in particolare sulle attività degli operatori di polizia, come causa dell’interazione tra diversi elementi: fattori organizzativi, aspetti operativi e professionali, rapporti tra colleghi e superiori, problematiche personali e familiari.
La criminologa ha poi illustrato i risultati di una ricerca effettuata su oltre 3mila operatori di Polizia Locale del Piemonte, che ha messo in luce livelli di stress professionale mediamente di 5.5 (su una scala di 10), che sale a 6.2 nella categoria degli ispettori, interfaccia e cuscinetto tra i vertici e la base. Stress che aumenta con l’età anagrafica e l’anzianità di servizio.

Hanno poi preso la parola Chiara Maddalena e Valentina Domingo, psicologhe e psicoterapeute che hanno descritto l’atteggiamento e lo stato emotivo con il quale gli operatori di polizia vivono il momento che precede il servizio, in un continuum che va dal senso del dovere da un lato (centrato sul servizio, sull’aderire alle aspettative e rappresentare con una divisa un’istituzione) al senso di onnipotenza dall’altro (sentirsi indispensabili,unici :”solo io posso aiutarti”).
Gli atteggiamenti e stati emotivi a loro volta generano comportamenti valutati anche in modo soggettivo e in base alla propria percezione personale del ruolo (dato che non è così chiaro in che modo, quanto e per quanto tempo devo esser disponibile..).
L’operatore può essere influenzato dal doversi adeguare alle diverse situazioni o dal non sapere cosa aspettarsi e quali impatti avranno, anche sui suoi colleghi. Ma centrale è stato ciò che avviene dopo: “cosa succede se poi racconto che sento un disagio e sono in difficoltà? E a chi posso dirlo?” Si è discusso delle potenzialità terapeutiche di un semplice confronto stra colleghi, che fa sentire meno soli e diversi, e di quanto sia possibile sentirsi “meno diversi e più normali” anche provando e condividendo emozioni sconosciute o apparentemente anomale!

Michele Nespoli

Michele Nespoli ha affrontato il tema della comunicazione del decesso ai familiari della vittima proponendo esempi e casi accaduti, ma anche illustrando l’approccio di Cerchio Blu su questo tema che non deve essere visto solo come un difficile intervento operativo da concludere al più presto ma un processo articolato di assistenza alle famiglie colpite, che può passare anche da momenti di rielaborazione personale successiva. una particolare attenzione è stata dedicata alle dinamiche di comunicazione esterna.

Mauro Latore è poi intervenuto portando la sua esperienza di Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione e componente del Comitato Unico di Garanzia illustrando lo schema di lavoro utilizzato da Torino per affrontare il tema dello stress lavoro-correlato, che parte dal manuale Inal per applicare poi procedure specifiche sviluppate dalla Polizia municipale di Torino per la sorveglianza sanitaria, la vigilanza e l’ascolto del personale.

Mauro Latore

Preziosa la collaborazione con i diversi soggetti che fanno parte del sistema sicurezza e con enti esterni quali ad esempio l’università.

Latore ha affrontato anche i principali aspetti che possono aumentare i livelli di stress professionale percepito dagli operatori, quali ad esempio i rapporti con i colleghi, la flessibilità degli orari, il contemperamento dei tempi di lavoro e famiglia. Illustrate anche alcune strategie che il comando ha sperimentato per abbassarli, quali anche la possibilità di partecipare a lezioni e corsi di formazione in molte aree quali ad esempio anche yoga, difesa personale, tai chi, fitness. I risultati sono stati davvero molto positivi.

 

Alessandro Merico ha illustrato l’importanza di effettuare rilievi tecnici con un elevato livello di professionalità e precisione sia per le implicazioni a tutto tondo che ne derivano, sia perchè un lavoro preciso può aiutare l’operatore a ricostruire al situazione a distanza di anni, come accade durante durante i procedimenti giudiziari.

Ha concluso gli interventi Giacomo Sturniolo che ha illustrato i risultati di una ricerca sui principali fattori di stress lavoro-correlato all’interno del comando di Collegno.

I relatori:

  • Grazia PERRE, Criminologa:
    Indagine statistica del fenomeno dello stress in generale per gli Operatori di Polizia e nello specifico nella Regione Piemonte;
  • Chiara MADDALENA e Valentina DOMINGO, Psicologhe
    Ricadute psicologiche ed emotive sugli Operatori in caso di eventi critici
  • Michele NESPOLI, Vicepresidente Cerchio Blu e responsabile Comunicazione Esterna della Polizia Municipale di Verona
    Decesso traumatico e comunicazione ai familiari delle vittime;
  • Mauro LATORE, Commissario in PO responsabile dell’ufficio sicurezza del lavoro della Polizia Municipale di Torino,
    Supporto psicologico agli operatori di Polizia Locale: l’esperienza di Torino;
  • Alessandro MERICO, Commissario in PO responsabile nucleo Infortunistica stradale della Polizia Municipale di Torino
    Incidenti stradali drammatici: esperienze e strategie per affrontarli dal Nucleo
  • Giacomo STURNIOLO, Comandante Polizia Municipale di Collegno
    Esperienze del Comando di Collegno

 

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